Un tempo residenza di caccia dei sovrani borbonici, la Reggia Capodimonte ospita oggi uno dei più grandi musei italiani e una delle pinacoteche più importanti d’Europa, sia per il numero che per l’eccezionale qualità delle opere custodite, tra i pochi della Penisola le cui collezioni coprono tutte le scuole pittoriche italiane. Con più 30mila opere, la sua Sala delle Stampe e dei Disegni ospita il secondo più grande gabinetto di disegni in Italia dopo gli Uffizi, in parte grazie ai tesori di Fulvio Orsini, umanista, grande studioso e bibliotecario del cardinale Alessandro Farnese. Inoltre custodisce una notevole collezione di porcellane.


La storia di questo museo è inseparabile da quella del Regno di Napoli, proprio come quella del Louvre lo è dalla Rivoluzione francese, entrambi palazzi reali trasformati in musei, ricchi di collezioni ereditate dai più grandi sovrani, simboli dei legami storici tra Francia e Italia.
Per i visitatori sarà una sorpresa ricollegare capolavori come la Danae e il Ritratto di Paolo III Farnese di Tiziano o l’Antea del Parmigianino a Capodimonte, un museo famoso per gli intenditori ma ancora da scoprire per un pubblico più ampio.


Trentuno dipinti di Capodimonte, tra i più grandi della pittura italiana, dialogano con le collezioni del Louvre (opere di Tiziano, Caravaggio, Carracci e Guido Reni, solo per citarne alcune) o le integrano con scuole poco o per nulla rappresentate – in particolare, naturalmente, la singolare scuola napoletana, con artisti di grande forza drammatica ed espressiva come Jusepe de Ribera, Francesco Guarino e Mattia Preti. Tra i capolavori assoluti la toccante Crocifissione di Masaccio, maestro assente dalle collezioni del Louvre; un importante dipinto storico di Giovanni Bellini, La Trasfigurazione, di cui il Louvre non ha un equivalente; e tre dei più magnifici dipinti del Parmigianino.



In particolare, nella prestigiosa Grande Galerie si assiste a uno spettacolare dialogo tra due collezioni di pittura italiana tra le più importanti al mondo; nella Salle de la Chapelle vengono raccontate le origini e la diversità delle collezioni di Capodimonte, riunite principalmente dai Farnese e dai Borbone; infine, nella Salle de l’Horloge sono esposti i quattro capolavori di disegno dell’ex collezione Farnese: un cartone autografo di Michelangelo, uno di Raffaello e altri due di collaboratori accanto a quelli di Raffaello e dei suoi allievi del Louvre. Il tutto accompagnato da un ricco programma musicale e cinematografico.
Musée du Louvre
Me-Lu, 9-18
Fino all’8 gennaio 2024
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