Cento fotografie, per la maggior parte vintage, provini e scatti inediti, realizzate in quasi settant’anni di carriera da uno degli autori più apprezzati del secondo Novecento italiano, Mario De Biasi. Uno sguardo lucido ed evocativo al tempo stesso, capace di narrare con immediatezza e originalità un momento controverso della storia d’Italia. Nelle trame ordinate dei suoi scatti si leggono infatti i cambiamenti storici e culturali del Paese, che negli anni ’50 e ’60 andava assestandosi su una rinnovata identità culturale.
Nella capitale lombarda trova il suo soggetto preferito, scoprendo, a piedi o in bicicletta, tutto il tessuto urbano, dal centro alle periferie. Nascono qui alcuni dei suoi cicli più famosi, come quello dedicato al Duomo e ai suoi frequentatori. L’approccio autoriale di De Biasi si arricchisce dell’acume giornalistico nel 1953, come fotoreporter di Epoca, rivista iconica, ideata sul modello dei periodici statunitensi illustrati, di cui facevano parte, tra gli altri, Aldo Palazzeschi, Cesare Zavattini, Bruno Munari ed Enzo Biagi. Sempre in grado di garantire “la foto giusta”, dai terreni di guerra agli incontri con grandi personaggi tra intellettuali, attrici e artisti.
La mostra si chiude con una preziosa selezione dai suoi viaggi extra europei: dall’Africa alla Rivoluzione di Budapest, dal Giappone alla Siberia a New York, fino ai preparativi per l’allunaggio dell’Apollo 11.
Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Ma-Do, 10-18;
Fino al 18 febbraio 2024