Da un anno è Phaedon Stamatopoulos al timone della sede ticinese di Mks Pamp, azienda svizzera che vanta oltre 60 anni di esperienza nel settore della raffinazione e della lavorazione dei metalli preziosi: un ambito nel quale sviluppa diversi prodotti e servizi, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Il suo cuore pulsante è rappresentato dalla raffineria di Castel S. Pietro, al cui interno vengono lavorati – con macchinari e processi all’avanguardia – oro, argento, platino e palladio. Lo stabilimento conta attualmente circa 240 dei complessivi 320 collaboratori impiegati in Svizzera.
Signor Stamatopoulos, Mks Pamp è una delle aziende leader – a livello mondiale – nel settore dei metalli preziosi. Quali sono i principali punti di forza della vostra organizzazione? Credo che il vero punto di forza sia la combinazione tra conduzione familiare e presenza globale.
A tutti gli effetti, azienda familiare svizzera, Mks Pamp è accessibile e con valori sani, come l’attenzione per il territorio in cui è nata e cresciuta. Allo stesso tempo, è presente su scala mondiale. Il suo marchio ‘Lady Fortuna’ è riconosciuto, a livello internazionale, quale sinonimo di qualità, artigianalità e innovazione.
Nell’ultimo anno si sono concretizzati diversi progetti in materia di Esg e sostenibilità… Da ingegnere, penso alle cose in modo pragmantico: alla fine, Esg significa semplicemente fare le cose per bene. Essere sostenibili, porre la dovuta attenzione alla tutela di ambiente e persone, implementare un sistema di governance trasparente sono punti cardine della filosofia e della strategia di Mks Pamp. La nostra azienda si è sempre impegnata per fungere da esempio a tutto il settore, è stata pioniera nel promuovere l’approvvigionamento responsabile, ha ricercato continuamente soluzioni e progetti innovativi. Non solo. È sempre stata monitorata, controllata, sottoposta ad audit e verifiche: interne ed esterne. In questa prospettiva, ci siamo posti obiettivi di riduzione dei gas serra convalidati da SBTi (Science Based Target initiative), abbiamo sviluppato un portafoglio di prodotti di metalli preziosi neutri e misurati in termini di carbonio, siamo diventati membri della Swiss Boards for Agenda 2030.
Per quanto riguarda la nostra regione, qual è il vostro approccio? Molto semplice: trasparenza e disponibilità all’ascolto. Lavoriamo a stretto contatto con le istituzioni e le realtà presenti sul territorio, cercando di sostenerle sia economicamente che attraverso il volontariato aziendale. Naturalmente portiamo un contributo in termini di tasse versate al comune di Castel San Pietro e abbiamo implementato, e continueremo a farlo, soluzioni e innovazioni finalizzate ad ottenere il minor impatto possibile sull’ambiente e a razionalizzare l’utilizzo delle risorse. Un ultimo tassello, in questo senso, è rappresentato dall’installazione di un impianto fotovoltaico sull’intera superficie del nostro tetto.
Negli ultimi tempi si è parlato molto di investimenti, di crescita e di nuovi progetti. Dov’è diretta Mks Pamp Ticino? Siamo in un periodo di forte domanda: naturalmente vogliamo produrre il più possibile, ma vogliamo anche e soprattutto produrre meglio: essere più efficienti, ridurre ulteriormente le nostre emissioni, avere una produzione ancora più moderna e sicura, creare luoghi di lavoro salubri e piacevoli per i nostri collaboratori. Lo stabilimento attuale è stato costruito oltre 30 anni fa; pertanto, gli investimenti saranno prevalentemente rivolti a progetti che ci permettano di portare avanti i nostri impegni Esg sia nei confronti della comunità che dei nostri collaboratori. Per fare questo, stiamo lavorando a diverse soluzioni che ci consentiranno di ingrandirci, rimanendo sempre sul territorio. Stiamo anche rafforzando il nostro team con figure specializzate e lavorando molto intensamente per diventare sempre più innovativi, anche nei processi.
Quali sfide dovranno affrontare – nel prossimo futuro – il settore dei metalli preziosi in generale e Mks Pamp in particolare? L’andamento del mercato dei metalli preziosi è ciclico: negli ultimi 3-5 anni, abbiamo ottenuto successi davvero importanti. Quando la domanda scenderà, se saremo stati disciplinati nella gestione dei costi, se saremo riusciti a essere più efficienti e a introdurre l’innovazione in modo da essere in grado di fare di più con meno, allora potremo ‘cavalcare’ più agevolmente gli anni ‘meno buoni’. Per quanto concerne il settore in generale, ci aspettiamo sempre più regolamentazioni e responsabilità, ma ritengo che – come azienda – siamo ben equipaggiati per affrontare al meglio queste sfide.
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