Quando arrivò il lupo, i due porcellini, uno con una casa di paglia e l’altro con una di legno, capirono quanto fosse stato prezioso il tempo e l’impegno che il terzo porcellino aveva dedicato alla costruzione della sua solida casa in mattoni. Allo stesso modo, solo un investimento di qualità può proteggere il proprio patrimonio da fattori che rischiano di eroderlo nel tempo. In questo scenario, il ‘lupo’ simboleggia un imprevisto: nessuno sa quando potrebbe manifestarsi. Ecco perché è essenziale costruire fondamenta solide, puntando su investimenti di qualità.Ma cosa significa investire in qualità?
Negli investimenti viene spesso associata a parametri come basso indebitamento, utili costanti e alta redditività. Tuttavia, questi dati rappresentano solo il risultato finale, non le cause profonde che determinano il successo di un’azienda. La vera forza di un’azienda risiede nel suo vantaggio competitivo, quello che Warren Buffett definisce il “fossato economico.”
La lezione fondamentale rimane costruire fondamenta solide, e investire in qualità. Le crisi, per definizione, sono imprevedibili. Nessuno può dunque pretendere di essere in grado di prevederle tutte. Tuttavia, un punto rimane essenziale: avere una base solida, costruendola quando i mercati sono tranquilli, protegge durante i periodi di turbolenza
Per questo motivo, è bene concentrarsi su aziende che dimostrano un vantaggio competitivo sostenibile, caratterizzato da alcuni elementi fondamentali, tra cui:
– Proprietà intellettuale. Prodotti o servizi difficili da imitare, protetti da brevetti, che limitano l’ingresso dei concorrenti nel mercato;
– Forte marchio/franchising. Le aziende con una bassa elasticità della domanda rispetto al prezzo godono di una clientela fedele, poco influenzata dalle variazioni di prezzo;
– Soluzioni essenziali per i processi aziendali. Prodotti o servizi profondamente integrati nei processi aziendali dei clienti, la cui interruzione causerebbe significativi disagi. Privilegiamo soluzioni a basso costo relativo o basate su modelli di abbonamento;
– Effetti sinergici. Situazioni in cui i vari elementi di un’organizzazione si rafforzano a vicenda, creando nuove opportunità. Questo è particolarmente comune nei business model basati sui dati.
Queste caratteristiche si trovano in aziende i cui prodotti o servizi vanno oltre il semplice concetto di “merce”. Offrono vantaggi competitivi che superano il fattore prezzo, raggiungendo così una redditività eccezionale, con un ritorno sul capitale investito (Roic) significativamente superiore al costo medio ponderato del capitale (Wacc).
L’effetto volano. Le aziende con un forte vantaggio competitivo sono in grado di generare flussi di cassa significativi, che vengono reinvestiti strategicamente in innovazione, gestione del marchio e miglioramento dell’esperienza cliente. Questo circolo virtuoso rafforza la loro posizione sul mercato e alimenta una crescita sostenibile nel tempo.
Tuttavia, per preservare questo effetto positivo, è indispensabile una gestione competente. Una gestione inefficace potrebbe infatti ridurre il rendimento del capitale alla media del mercato o persino al di sotto del Wacc, compromettendo il valore dell’azienda. La priorità è assicurarsi che questo rischio venga evitato nel lungo termine.
Nei momenti di crisi. La vera forza della qualità emerge durante le crisi. Proprio come il lupo svela le debolezze, le avversità mettono in luce le aziende costruite su solide fondamenta. Un’analisi del LongRun Global Equity Fund dimostra come la qualità abbia sostenuto il portafoglio durante periodi critici:
– Pandemia Covid-19 (2020). Individuare il momento esatto in cui ha avuto inizio la crisi legata alla pandemia di Covid-19 non è semplice, ma il 24 febbraio 2020 rappresenta un punto di svolta significativo. In questa data, l’indice S&P 500 è sceso da un livello di chiusura di 3337,75 a un’apertura di 3257,61. Bloomberg ha descritto la situazione con il titolo: La diffusione del coronavirus colpisce l’indice S&P 500 all’apertura. Queto evento segna un punto di partenza ideale per un’analisi. Dal 24 febbraio fino al minimo di mercato, il fondo ha ottenuto un alfa dell’8%, una prova concreta della straordinaria resilienza del portafoglio.
Poiché il fondo è stato lanciato solo nel 2015, un confronto diretto con le crisi precedenti risulta complesso. Tuttavia, l’analisi proposta da Bloomberg rappresenta una soluzione efficace: questo approccio valuta il profilo di rischio dei fattori del portafoglio attuale e lo confronta con il comportamento del mercato durante crisi storiche specifiche. In questo modo, è possibile ottenere previsioni teoriche precise e affidabili, rafforzando ancora di più la fiducia nelle capacità di affrontare situazioni avverse;
– Il debito europeo (2010-2012). La crisi del debito europeo è iniziata il 26 aprile 2010 quando le agenzie di rating hanno declassato la Grecia, ed è terminata il 26 luglio 2012 con il famoso discorso del ‘calabrone’ di Mario Draghi. In questo discorso, l’allora Presidente della Banca Centrale Europea manifestò la determinazione della Bce a fare “tutto il necessario” per stabilizzare l’euro.
Secondo il modello Bloomberg, avrebbe ottenuto un alfa del 9,7% durante questo periodo;
– Crisi finanziaria globale (2007-2009). La crisi finanziaria globale rimane uno dei crolli di mercato più significativi della storia moderna. Stabilire un inizio preciso della crisi è complesso: già all’inizio del 2007 i prezzi degli immobili avevano raggiunto il loro picco, e 25 istituti di credito subprime avevano dichiarato bancarotta. Nell’estate del 2007, Bnp Paribas sospese tre hedge fund a causa di problemi di liquidità, mettendo ulteriormente in evidenza le debolezze del mercato.
Un momento cruciale fu la primavera del 2008, quando Bear Stearns venne acquisita da Jp Morgan, con l’intermediazione della Federal Reserve, al prezzo simbolico di soli 2 dollari per azione. Sebbene il mercato fosse in declino già dall’inizio del 2007, si utilizza questo evento come punto di partenza per l’analisi.
Il minimo di mercato fu raggiunto il 6 marzo 2009, con un minimo intraday di 666 punti. Secondo il modello Bloomberg, il LongRun Global Equity Fund avrebbe ottenuto un alfa dell’8,5% durante questo periodo, dimostrando ancora una volta la resilienza e la sovraperformance del fondo in condizioni di stress sistemico.
Non tutti gli eventi di mercato sono uguali. Sebbene le crisi mettano in evidenza l’importanza della qualità, non tutti gli eventi di mercato rappresentano rischi sistemici. Episodi come il “Taper Tantrum” del 2018 o le recenti misure adottate dalle Banche Centrali per contrastare l’inflazione sono certamente rilevanti, ma non raggiungono l’intensità e l’impatto dei veri rischi sistemici associati a una crisi autentica.
La lezione fondamentale rimane costruire fondamenta solide, e investire in qualità. Le crisi, per definizione, sono imprevedibili. Nessuno può dunque pretendere di essere in grado di prevederle tutte. Tuttavia, un punto rimane essenziale: avere una base solida, costruendola quando i mercati sono tranquilli, protegge durante i periodi di turbolenza. Per questo motivo, investite in qualità e costruite la casa con mattoni, e non con la paglia!
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