TM   Dicembre 2023

Jimmy Nelson. Humanity

Milano, Palazzo reale, fino al 4 febbraio

Con le sue fotografie, Jimmy Nelson celebra la diversità culturale incontrata nei suoi viaggi a contatto con le miriadi di comunità di Papua Occidentale, Tibet, Africa, Siberia, Bhutan o altre zone del pianeta, invitando ad accoglierne la bellezza intrinseca con il suo potere trasformativo. In mostra a Palazzo Reale a Milano, 65 fotografie di grandi dimensioni (alcune di 2 x 3 metri) appartenenti ai suoi cicli più famosi.

© Jimmy Nelson B.V.
Jimmy Nelson, “Marquesans, Hakahau, Mount Oave, Ua Pou, Isole Marchesi, Polinesia francese, 2016”.

Nei lunghi soggiorni nelle zone più remote della terra, il fotografo inglese Jimmy Nelson stabilisce un profondo legame con gli indigeni, prestando meticolosa attenzione alle caratteristiche culturali delle popolazioni che ritrae, enfatizzando l’unicità e la bellezza di ognuna. Le sue composizioni sono sinfonie visive, dove l’elemento umano è armonizzato con l’ambiente naturale. La perfezione stilistica raggiunta è frutto di una lunga ricerca, abilità tecnica, sperimentazione e pazienza.

Le sue immagini ritraggono di frequente membri anziani delle comunità, i cui volti portano i segni del tempo e di una vita di esperienze, così come mettono in evidenza la forza e la bellezza delle donne. Spesso gli scatti di grande formato raffigurano gruppi di persone riunite, in piedi accanto o sopra alberi alti e saldamente radicati, che simboleggiano forza e stabilità e fungono da sfondo dove riecheggiano l’orgoglio e la fiducia espressi dalle persone che posano per il suo obiettivo.

© Jimmy Nelson B.V.
Jimmy Nelson, “Longhorn Miao, Suo Jia Liupanshui, Guizhou, China, 2016”.
© Jimmy Nelson B.V.
Jimmy Nelson, “Chukchi, Chukotka, Siberia, Russia, 2012”.

Il profondo rapporto che lega l’umanità e la natura è un altro aspetto fondante dell’arte di Jimmy Nelson. Gli sfondi, siano essi valli, montagne, pianure o corsi d’acqua, avvolgono le persone ritratte. Questi soggetti riescono inoltre a trasmettere un senso di profondo rispetto, quasi una reverenza per la natura, diventando nelle immagini del fotografo inglese simboli della difesa dell’ambiente e comunicando l’importanza di pratiche sostenibili per la conservazione della natura.

Attraverso 65 fotografie di grandi dimensioni (alcune di 2 x 3 metri) appartenenti ai suoi cicli più famosi, la mostra prodotta da Palazzo Reale e Skira Editore documenta l’evoluzione creativa dell’autore e, al contempo, le tante culture indigene a rischio di scomparsa delle quali testimonia usi e costumi tradizionali che si sono eccezionalmente preservati in un pianeta sempre più globalizzato e facendo emergere anche le loro emozioni.

Palazzo Reale
Ma-Do, 10-19.30; Gi, 10-22.30
Fino al 4 febbraio 2024

Jimmy Nelson è nato in Inghilterra (Sevenoaks, 1967), ma ha viaggiato il mondo sin da subito per lavoro del padre geologo, trascorrendo lunghi soggiorni in parti remote dell’Africa, delle Americhe e dell’Asia. Le sue fotografie sono come uno specchio che riflette un’essenza umana naturalmente bella e interconnessa con i propri simili e con tutti gli esseri viventi, dove il rapporto fra l’uomo e la natura riflette reciproca bellezza. Le immagini sono create con la massima attenzione ai dettagli, con la ricerca ossessiva di un equilibrio di forme, colori e, soprattutto, della luce – esclusivamente naturale. Dalle sue prime fotografie del Tibet, acclamate a livello internazionale quasi 30 anni fa, Jimmy Nelson ha viaggiato nei luoghi più nascosti del pianeta. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo grande volume fotografico Before They Pass Away, seguito nel 2018 da Homage to Humanity. Ha visitato numerose comunità indigene in tutto il mondo, sviluppando insieme ad alcune progetti di reciprocità attraverso la fondazione che prende il suo nome. Nel 2022 ha pubblicato un volume in onore delle culture tradizionali dei Paesi Bassi, Between the Sea and the Sky – un tributo personale al paese che lo ha adottato.