
Da tradizionale studio di ingegneria a una holding che aggrega competenze specialistiche nei diversi campi dell’edilizia e del genio civile: anche per chi è abituato per professione a realizzare piani di costruzione dettagliati, determinare con preci-sione misurazioni e materiali, calcolare limiti per la capacità portante e individuare criticità tecniche, è tutt’altra sfida confrontarsi con il passaggio a un modello societario complesso. Un’evoluzione ambiziosa che mawiGroup sta affrontando con metodo e chiarezza di intenti, per inserirsi con la giusta strategia in un mercato sempre più concorrenziale e in continua progressione, che vede crescere esponenzialmente la complessità degli incarichi e le esigenze delle committenze, richiedendo solidità abbinata all’adozione di un approccio innovativo.
«Ho costituito il mio primo studio di ingegneria nel 1978 e ventidue anni più tardi, nel 2000, è nata la Marcionelli & Winkler + Partners dall’incontro con ewp Ag, a sua volta attiva dal 1950», esordisce l’Ing. Marco Marcionelli, Presidente del CdA di mawiGroup, con sede centrale a Lugano. «Nel 2015 abbiamo visto un’opportunità nella possibilità di espandere le nostre competenze iniziando un percorso di acquisizioni di aziende altamente qualificate e specializzate da associare in un ecosistema funzionale, che ci permettesse di creare valore aggiunto per il Cliente, sia nell’edilizia che nel genio civile. La richiesta di cooperazione interdisciplinare e di una spiccata flessibilità è destinata a diventare infatti un criterio sempre più decisivo per l’aggiudicazione degli appalti», sottolinea Marco Marcionelli.
Il vantaggio rispetto a una realtà monodisciplinare è chiaramente anche quello di non essere interamente dipendenti dall’andamento di un singolo segmento.
Ultimo acquisto è stata la bilger + partner, con sede ad Altdorf, specializzata in logistica di cantiere e gestione dei materiali, che l’anno prossimo sarà oggetto di una fusione con un’altra azienda del gruppo dalle competenze analoghe, la Pagani + Lanfranchi, nell’ottica di creare un centro di competenze di qualità, numericamente consistente, per questo importante settore di nicchia. Nei primi mesi del 2022 si era già concluso il percorso di merger della Proelba &Ml e della Marco De-Carli Studio di ingegneria nella mawienergie, ora pienamente operativa negli ambiti della fisica della costruzione, acustica e impiantistica (Locarno, Lugano e Bellinzona). Fra le altre aziende del gruppo, Poseidon Engineering (Bellinzona e Lugano) si occupa di geologia, geofisica e geotecnica; mentre mawi ingénieurs conseils, basata a Losanna, guarda in particolare alla sostenibilità economica, sociale e ambientale delle scelte costruttive. Infine, fulcro della holding, Marcionelli & Winkler + Partners (Bellinzona, Lugano e Locarno) è attiva nell’edilizia e nel genio civile per opere e impianti, infrastrutture stradali e ferroviarie, protezione dell’ambiente e opere idrauliche ed esecuzione di perizie tecniche.
Radicamento dunque nazionale, con un 70% di progetti in Ticino e il restante equipartito fra Svizzera interna e romanda; tra i committenti, l’ente pubblico (Ustra, Ffs, Cantoni e Comuni) occupa una posizione rilevante.
In pochi anni, mawiGroup ha dunque compiuto un notevole processo di crescita. Con le sue 6 aziende e un totale di 85 collaboratori, copre oggi le necessità dell’ingegneria a 360 gradi, offrendo un mix di competenze difficile da trovare se non nei grandi studi.
«La sfida maggiore è data dal fatto che queste società, nate indipendenti, non hanno l’abitudine a intrecciare le loro competenze. L’obiettivo è presentarsi alla committenza come un’entità unica, pur lasciando la massima autonomia alle singole aziende, ma potenziandone il valore grazie alle interessanti sinergie interne. Chiaramente è uno sviluppo che ri-chiede tempo per creare una cultura aziendale e operativa condivise», osserva l’Ing. Remo Lanfranchi, Ceo di mawiGroup.
L’attuale progetto per 35 appartamenti residenziali in cantiere a Bellinzona rappresenta la prima occasione di sperimentare appieno l’interdisciplinarietà del Gruppo con il coinvolgimento di tutte le sue società: strutture, fisica delle costruzioni, impianti Rcvs ed elettrici, e anche geologia e geotecnica nella fase iniziale.
Oltre ad armonizzare le diverse competenze che le aziende acquisite portano in dote, bisogna impadronirsi di quelle future per non farsi cogliere impreparati quando il mercato le richiederà. «Ma nella digitalizzazione l’ingegneria civile ha ancora importanti margini di crescita. L’evoluzione è iniziata in realtà una trentina di anni fa, abbandonando i tavoli da di-segno e introducendo i software, mentre da alcuni anni i nostri committenti pubblici e privati cominciano a chiedere ai progettisti di adottare quella che molti celebrano come la metodologia di riferimento del futuro, il Building Information Modeling (Bim), per la gestione integrata, tramite piattaforma condivisa da tutti gli stakeholder, di ogni informazione ri-guardante il progetto, idealmente dalla fase di pianificazione al facility management», spiega Remo Lanfranchi.
Nell’edilizia mawiGroup comincia ad avere un ottimo allenamento ed è indubbio il vantaggio di poter disporre di software integrativi che riscontrino determinate incoerenze o criticità, come possono esserlo passaggi di tubi o cavi in struttu-re di calcestruzzo. A servizio delle sue ambizioni multidisciplinari, mawiGroup ha deciso di dedicare un’apposita unità allo sviluppo del Bim. «E stiamo anche già guardando all’Ai, ad esempio seguiamo il discorso dei gemelli digitali e stiamo sperimentando la stampa 3D per realizzare alcune componenti. Certo è ancora difficile dire quale apporto l’Ai potrà dare agli studi dell’ingegneria, per ora ai piedi della scala. Sul nostro territorio abbiamo però importanti realtà come l’Idsia e la Supsi che possono aiutarci a esplorarle, peraltro proprio a pochi metri dalle nostre sedi», nota il Ceo.
Determinante per ogni sviluppo è la formazione continua, che mawiGroup ha eletto fra i punti cardinali della sua “Bussola”, come ha battezzato la strategia che indica la strada per i prossimi anni. Fiore all’occhiello sono le tre giornate di studio fuori sede – una riservata ai direttori e due in plenaria per coinvolgere tutto il gruppo – invitando importanti conferenzieri che aiutino a guardare al futuro. Quest’anno appuntamento a Basilea, dove interverranno due manager di Amazon per presentare le opportunità dei loro Vendor Services per gli studi di ingegneria, insieme a nomi di rilevanza internazionale quali Emmanuel Toniutti per parlare di gestione manageriale, mentre di intelligenza artificiale e innovazione si occuperanno Ivan Ortenzi e un punto di riferimento come Luca Gambardella.
Accanto a questa opportunità, la formazione si sviluppa anche lungo tutto l’arco dell’anno su altri tre livelli: gruppi mono- e interdisciplinari, team di progetto e formazione individuale. Il messaggio, in particolare per chi si affaccia al mestiere, è chiaro: ormai ogni professionista è chiamato all’aggiornamento continuo, tramite corsi, partecipando a conferenze e documentandosi; mawiGroup ha anche creato un blog interno sul quale i collaboratori possono scambiarsi consigli di letture e altri input. In contropartita, richieste quali contratti di lavoro all’80% sono ormai digerite dalla dirigenza, quando c’è la consapevolezza di come collaboratori altamente qualificati e motivati siano il capitale più prezioso dell’azienda, per di più in un settore nel quale la carenza di personale è endemica.
«Un altro passo importantissimo, inizialmente non pianificato ma risultato molto positivo, è stata la creazione di una cellula di comunicazione e marketing, fondamentale per presentarsi in modo chiaro, coerente ed efficace. Proprio da un concorso che ha lanciato fra tutti i collaboratori è nato il nostro nuovo pay-off, ‘linking minds’: il gioco di squadra tra le menti dei nostri ingegneri e dipendenti che permette alle società del gruppo di proporre soluzioni innovative, integrate e di qualità», sottolinea il Presidente.
L’altro grande tema sul tavolo è quello della sostenibilità. Anche questa viene differentemente metabolizzata a seconda del contesto. «Nel genio civile ormai i concorsi prevedono sistematicamente un capitolo dedicato alla valutazione degli aspetti di durabilità e sostenibilità ecologica, non solo per quanto concerne il singolo progetto, ma più ampiamente la Csr della società che si candida. Anche la committenza pubblica è sempre più attenta. In particolare, aumentano le richieste di riuso dei materiali di scavo e demolizione, una nicchia in cui la bilger + parters e la Pagani + Lanfranchi è specializzata: ad esempio, quest’ultima è stata selezionata per seguire lo sviluppo del progetto in sinergia fra il Consorzio di Sistemazione del fiume Vedeggio e Ustra, che prevede il recupero del materiale alluvionale in esubero prodotto dai lavori di sistemazio-ne del fiume per produrre il misto granulare richiesto dall’intervento di manutenzione autostradale da Lamone al portale nord della galleria di Gentilino», esemplifica Remo Lanfranchi.

Ambiente ed energia sono anche i due settori in cui potrebbe risultare più interessante per mawiGroup aggiungere ulteriori competenze attraverso nuove acquisizioni. «La prospettiva è infatti di crescere oltre Gottardo, in particolare abbiamo nel mirino l’area di Zurigo e Zugo: continuare a svilupparci tramite una politica M&A fa parte della strategia “mawi future” che abbiamo lanciato nel 2015 e una volta che avremo raggiunto la massa critica per farlo, verso fine decennio, ci presente-remo anche all’estero. Quello che mi interesserebbe di più sarebbe puntare ai Paesi nordici, dove possiamo apprendere molto, piuttosto che dove costa meno, nell’Est Europa, ma vedremo quale sarà l’evoluzione del mercato», anticipa l’Ing. Marcionelli.
La dimensione attuale colloca mawiGroup in una posizione particolare. Più grande del piccolo studio da una decina o ventina di collaboratori, ma lontano dai grandi gruppi quotati che ne contano diverse migliaia nel mondo. «È la taglia ideale per restare qualitativi – che dovrebbe essere il requisito primo del nostro mestiere – e, soprattutto, agili. Anche le future operazioni M&A saranno ponderate per mantenere la giusta misura, che ci consenta di raggiungere una buona cifra d’affari, di reclutare ottimi collaboratori e garantire un’elevata qualità. Per avere il potenziale di posizionarsi nei concorsi, non occorre avere grandi quantità, ma dimostrare di avere le persone giuste, di alto valore. Certo, diventa un esercizio di equilibrio molto delicato perché poi bisogna anche essere competitivi, ma fa parte del libero mercato ed è il bello del mestiere», conclude il Presidente di mawiGroup. La visione ‘Bussola’ indica chiaramente i punti cardinali di una visione che non ha timore di guardare alle sfide del futuro per costruire nuove opportunità, al contempo fondandosi sulla solidità strutturale che è richiesta a chi opera nell’ingegneria.
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