TM   Settembre 2023

Il saper fare che diventa ricchezza

Nell’universo infinitamente piccolo dell’orologeria, la tecnica è strabiliante. E così, pure, la capacità dei mestieri d’arte ancestrali che, con virtuosismo artigianale, consegnano alle generazioni future un patrimonio di eccezionale valore e bellezza. Un bagaglio di conoscenze che le storiche Manifatture custodiscono, rinnovano e tramandano.

di Simona Manzione

Patek Philippe, orologio da polso Ref. 5189G-001
Dettaglio dell’orologio da polso Ref. 5189G-001 della collezione ‘Alto Artigianato 2023’.

Un lavoro certosino. E un risultato unico per ogni singolo pezzo. Il successo dell’orologeria svizzera è legato anche alle capacità decorative. E all’essere riuscita a mantenere e tramandare conoscenze e mestieri specializzati. Ciò rappresenta un vero e proprio capitale che trova la sua più ricercata espressione nell’orologeria di lusso, con grande soddisfazione dei collezionisti. 

Le storiche Maison contemplano collezioni e pezzi eccezionali che dell’artigianalità artistica fanno il proprio vezzo. È così che Patek Philippe, sin dalla sua fondazione nel 1839, si è sempre impegnata a coltivare i mestieri dell’Alto Artigianato. 

La collezione ‘Alto Artigianato 2023’ (67 esemplari in totale, tra cui 22 pendolette e mini-pendolette Dôme, 3 pendolette da tavolo, 12 orologi da tasca e 30 orologi da polso) illustra, reinterpretandola, l’ampia gamma di expertise della Manifattura. Gli esemplari celebrano le principali tecniche che, da quasi cinque secoli, sono associate alla decorazione dei segnatempo: l’incisione a mano, il guillochage a mano, l’incastonatura e le antiche forme di smaltatura (smalto cloisonné Grand Feu, pittura in miniatura su smalto, smalto paillonné, smalto flinqué, smalto champlevé e smalto grisaille). 

Patek Philippe ha anche fatto ricorso a diverse tecniche innovative in orologeria, come l’intarsio in legno e gli smalti di Longwy su porcellana.

La Manifattura propone anche un numero sempre crescente di esemplari detti a ‘tecnica mista’ che abbinano, per esempio, lo smalto cloisonné e il guillochage a mano o l’incisione a mano e l’intarsio in legno.

Dando libero corso alla propria inventiva e creatività, Patek Philippe – l’ultima manifattura ginevrina indipendente a conduzione famigliare – ha rappresentato una ricchissima selezione di temi che attingono alle più svariate fonti di ispirazione. Una tavolozza di decorazioni sempre più originali, sorprendenti ed esclusive, oggetto quest’anno di una mostra che si è tenuta presso i Salons Patek Philippe, prima che queste opere venissero recepite in collezioni private. La collezione Alto Artigianato 2023 include esemplari che s’ispirano alle bellezze e alle curiosità della natura (flora e fauna), sublimandole attraverso raffinate decorazioni, come l’orologio da tasca Ref. 995/137J-001 ‘Leopardo’, un gioiello di tecniche miste che abbina l’intarsio di legno (363 tessere e 50 incrostazioni di 21 essenze diverse), l’incisione a mano e lo smalto champlevé.

Il mondo marino è illustrato da piccoli soggetti realizzati con dovizia di dettagli. Sull’orologio da polso Calatrava Ref. 5077/100R-064 ‘Razze su fondale sabbioso’, la placca del quadrante in oro giallo è incisa a mano con piccole linee sinuose che evocano le ‘increspature’ della sabbia, prima di essere ricoperta con smalto Grand Feu cloisonné, traslucido per il mare e opaco per i pesci. Anche gli abitanti del cielo sono celebrati, per esempio sull’orologio da polso Ellisse d’Oro Ref. 5738/50G-026 ‘Aironi bianchi, con quadrante in smalto cloisonné ispirato a una stampa giapponese degli anni 1920.

La flora dei cinque continenti – biancospini, magnolie, foglie di ginkgo, fiori di loto, muschi – esprime tutto il suo splendore e i suoi colori sulle pendolette Dôme realizzate con diverse tecniche, tra cui gli smalti su porcella di Longwy. Altre creazioni abbinano i fiori e le farfalle o i fiori e gli uccelli, creando delicate composizioni.

C’è anche un tributo alle avventure dell’Uomo. Alle gare automobilistiche è dedicata una serie di segnatempo, tra cui gli orologi da polso Calatrava Ref. 5189G-001 ‘Grand Prix des Nations – 1948’ e Ref. 5189G-011 ‘Coppa delle Alpi – 1956’, con quadranti che abbinano lo smalto cloisonné e paillonné per raffigurare le vetture in primo piano e la pittura miniata su smalto per i paesaggi sullo sfondo.

Sulla pendolette Dôme Ref. 20149M-001 ‘Bolidi da cosa’ in smalto cloisonné, il quadrante esibisce un’originalissima decorazione con un giro delle ore a forma di volante in radica di amboina, un cruscotto fiorettato e un pezzo del sedile in autentica pelle.

Diverse creazioni sono un invito al viaggio verso i grandi orizzonti, come l’orologio da polso con ripetizione minuti e tourbillon Calatrava Ref. 5538G-018 ‘Giungla del Bengala’, con pittura miniata su smalto, e l’orologio da tasca Ref. 995/119G-001 ‘Notte giapponese’, con vegetazione incisa a bassorilievo, cielo stellato realizzato con la tecnica della pittura miniata su smalto e ruscello in madreperla incisa a mano. L’Africa è presente sull’orologio da tasca Ref. 992/177J-001 ‘Vista del monte Kilimangiaro’ e sulla pendoletta Dôme che evoca le piramidi e la Sfinge di Giza, mentre gli Stati Uniti sono raffigurati sugli esemplari con scene del Far West. L’Europa è celebrata attraverso l’atmosfera romantica dei tetti di Parigi o il paesaggio svizzero del castello di Gruyères.

Orologio da tasca 995-119g-001, Patek Philippe
Diverse creazioni, caratterizzate dalla presenza di uno o più mestieri d’arte, sono un invito al viaggio verso i grandi orizzonti, come l’orologio da tasca Ref. 995/119G-001 ‘Notte giapponese’.

Le leggende dei mari hanno ispirato diversi esemplari che raffigurano le antiche navi e i fari francesi. Le tradizioni del mondo assumono volti diversi: dagli animali sacri dell’India (mucca, tigre) al teatro delle ombre cinese. Anche l’arte è stata rappresentata con esemplari ispirati agli antichi dipinti o ai diversi stili di ornamenti, dal periodo medievale agli anni Settanta.

 

 

Philippe Stern
Philippe Stern, presidente onorario della manifattura ginevrina Patek Philippe.

Il Museo Patek Philippe di Ginevra ospita una delle collezioni orologiere più importanti e prestigiose del mondo. Circa 2.500 orologi, automi, oggetti preziosi e ritratti in miniatura su smalto invitano il visitatore a un favoloso viaggio attraverso cinque secoli di arte orologiera ginevrina, svizzera ed europea, oltre a proporre una visione panoramica della produzione Patek Philippe dal 1839. Nato dalla passione per l’orologeria di Philippe Stern (in foto), presidente onorario della manifattura ginevrina, che a poco a poco ha costruito una delle più straordinarie collezioni di orologi di oggi. In questo modo, intendeva condividere il suo amore per l’arte orologiera, comunicare lo splendore della tradizione ginevrina dell’alta orologeria e garantire che questo patrimonio culturale venisse tramandato alle generazioni future. In mostra, cinque secoli di patrimonio orologiero, nonché l’importanza di tutte le arti decorative tradizionalmente associate all’orologeria – incisione, smaltatura, incastonatura di gemme, lavorazione guilloché, ecc. Le collezioni sono suddivise in due sezioni complementari: La Collezione di Antiquariato (XVI – XIX secolo) e la Collezione Patek Philippe (1839 – oggi). La prima, un’affascinante presentazione di orologi e smalti ginevrini, svizzeri ed europei, con un gran numero di capolavori che hanno segnato la storia dell’orologeria; la seconda, una suggestiva vetrina di orologi progettati e creati da Patek Philippe dalla sua fondazione nel 1839 a oggi, a testimonianza di oltre 175 anni di creatività nella produzione di orologi da tasca e da polso. 

È la prima enciclopedia universale e multilingue dedicata esclusivamente al mondo dell’orologeria. Horopedia. Aperta a tutti, dagli studenti di orologeria alle grandi aziende, agli orologiai, agli artigiani e al grande pubblico, Horopedia è una piattaforma digitale neutrale e indipendente, volta a condividere tutte le conoscenze ed evidenziare il know-how con le sue competenze tecniche e artistiche accumulate dall’industria nel corso dei secoli.

Non solo testi, tra gli strumenti principali di Horopedia ci sono le immagini visive e i cortometraggi, per catturare il più possibile i gesti e le emozioni delle persone coinvolte e sottolineare il lato umano dell’orologeria. 

Organizzata come fondazione svizzera senza scopo di lucro, riconosciuta per il suo interesse pubblico, il Consiglio della Fondazione Horopedia è composto da Philippe Dufour (presidente), Dr. Helmut Crott, André Colard e Marc André Deschoux in qualità di fondatore e direttore esecutivo. Più di una semplice enciclopedia online, Horopedia è un vero e proprio ecosistema orologiero.

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