TM   Maggio 2024

Il Bitcoin dimezzato

Quali sono le implicazioni per gli investitori alla base della crescita programmata dell’offerta di bitcoin? Cosa succederà quando l’ultimo sarà definitivamente estratto? Un’analisi di Blake Heimann, Quantitative Research di WisdomTree

Blake Heimann

di Blake Heimann

Quantitative Research di WisdomTree

Il dimezzamento del Bitcoin è un evento che si verifica nella rete Bitcoin all’incirca ogni quattro anni, in cui i bitcoin di nuova emissione (o minati) vengono dimezzati, riducendo l’offerta. Intorno al 2040, l’offerta totale di 21 milioni di bitcoin sarà stata estratta e non sarà più disponibile alcuna ‘nuova’ offerta sul mercato. Secondo le regole dell’economia, mantenendo costante la domanda questo restringimento dell’offerta porterebbe a un aumento dei prezzi, come è stato osservato in passato per eventi di questo tipo. Accadrà ancora?

Concetti alla base del dimezzamento.Ogni 10 minuti circa, un nuovo blocco viene aggiunto alla blockchain, registrando le transazioni degli individui sulla rete bitcoin di tutto il mondo. L’aggiunta di questi blocchi alla blockchain necessita dell’intervento di qualcuno, o di un computer. Questo compito spetta ai minatori di bitcoin. La compilazione delle transazioni in blocchi, la convalida della loro accuratezza e l’aggiunta di questi alla blockchain implicano la distribuzione di un incentivo.

Tale incentivo si presenta sotto forma di “ricompensa di blocco”: una parte di bitcoin di nuovo conio, chiamata sovvenzione per blocco, e una parte come commissione di transazione pagata da coloro che effettuano le transazioni. La combinazione di queste quote serve a ricompensare gli sforzi compiuti. Ogni 210mila blocchi, ovvero all’incirca ogni quattro anni, la sovvenzione per blocco viene dimezzata. Di conseguenza, i minatori vengono pagati meno bitcoin per svolgere le stesse attività e i bitcoin di nuova coniazione che entrano in circolazione si riducono.

Perciò, ogni ‘ciclo’ di dimezzamento prevede una quantità fissa di bitcoin emessi in funzione della sovvenzione per blocco (210mila blocchi x sovvenzione per blocco = bitcoin di nuovo conio pagati ai minatori). Gli eventi di dimezzamento si ripetono fino a quando la sovvenzione per blocco diventa trascurabile, a quel punto nessuna nuova offerta viene resa disponibile online e l’offerta prevalente sarà sempre la stessa: 21 milioni di bitcoin. Questo può essere verificato nel codice in due punti distinti, nella funzione che definisce la sovvenzione per blocco e in un’altra funzione che imposta espressamente il valore massimo.

Il costo del lavoro

Diverse forme di remunerazione per l’estrazione di nuovi Bitcoin (in btc)

Coto del lavoro, diverse forme di remunerazione per l’estrazione di nuovi Bitcoin
Fonte: Glassnode, WisdomTree.

E agli investitori? Le implicazioni di vasta portata del dimezzamento sono tre:
– Riduzione del corrispettivo denominato in bitcoin per i minatori (riduzione della sovvenzione per blocco);
– Riduzione dell’offerta online, con una disponibilità massima di 21 milioni;
– Il Bitcoin applica una politica monetaria alternativa e trasparente che offre un’esposizione d’investimento diversa.

La prima implicazione è che, mantenendo tutto il resto costante, compreso il prezzo del bitcoin in dollari, ciò possa comportare una pressione sui minatori, dato che i loro costi di produzione derivano dall’energia impiegata nel funzionamento dei computer utilizzati per aggiungere i blocchi alla blockchain. Se il prezzo del dollaro americano non si mantiene al di sopra dei costi di produzione, le aziende di mining di bitcoin scarsamente capitalizzate potrebbero essere costrette a consolidarsi, ristrutturarsi o a chiudere.

Gli Halving precedenti

Rendimento a 1, 2 e 12 mesi dall’evento

Gli Halving precedenti, Rendimento a 1, 2 e 12 mesi dall’evento
Fonte: Glassnode, WisdomTree 2024.

Gli investitori con un’esposizione azionaria all’estrazione di bitcoin potrebbero voler tenere conto di questa dinamica a fronte dell’evoluzione del prezzo del bitcoin nelle prossime settimane.

La seconda implicazione riguarda la riduzione complessiva dell’offerta di bitcoin in circolazione. Con un numero limitato di blocchi elaborati al giorno, per ognuno di questi blocchi il minatore viene ricompensato con una quantità minore di bitcoin di nuovo conio. Tra qualche giorno, la sovvenzione per blocco sarà ridotta da 6,25 a 3,125 bitcoin e segnerà un momento in cui saranno in circolazione 19,7 milioni di bitcoin (ovvero quasi il 94% dell’offerta). Poiché queste sovvenzioni vengono dimezzate regolarmente, il numero complessivo di bitcoin di nuovo conio si riduce fino a raggiungere lo 0 e si raggiunge un’offerta massima in circolazione di 21 milioni di bitcoin.

La terza implicazione serve a ricordare la politica monetaria trasparente e immutabile implementata dal software Bitcoin. Non c’è da chiedersi se e quando avverranno queste riduzioni di emissione, né esiste un gruppo dirigente simile a quello dei responsabili delle politiche delle Banche Centrali, che ‘reagisce ai dati’ per determinare le migliori azioni da intraprendere. In un mondo fiat in cui l’inflazione target fissata al 2% deteriora costantemente il potere d’acquisto, il bitcoin può rappresentare un’alternativa ragionevole a tale sistema fiat, fornendo una riserva di valore a lungo termine insieme ad altri beni come l’oro.

Ogni 210mila blocchi, ovvero all’incirca ogni quattro anni, la sovvenzione per blocco viene dimezzata. Di conseguenza, i minatori vengono pagati meno bitcoin per svolgere le stesse attività

È troppo tardi? Considerate le recenti performance, gli investitori potrebbero chiedersi se sia troppo tardi. La risposta è no. Molte istituzioni hanno appena iniziato ad allocare o a valutare tali investimenti, il che significa che la capitalizzazione di mercato totale del bitcoin ha raggiunto un valore di 1,3 trilioni di dollari, quasi tutti investimenti del settore retail.

Con una porzione significativa di capitale globale non ancora investito in questo ambito, è ancora presto per dirlo. Lo si è visto con l’introduzione dei fondi spot negoziati in borsa (Etf) su bitcoin negli Stati Uniti. Nelle settimane successive, sono affluiti in questi fondi circa 10 miliardi di dollari, con un accumulo di oltre 200mila bitcoin a metà marzo. In poche settimane, la domanda di Etf ha superato quasi un quarto di tutti i bitcoin che saranno estratti nei prossimi quattro anni e ha superato il totale dei bitcoin che saranno estratti dopo il 2032.

Inoltre, gli eventi di dimezzamento sono storicamente un ottimo momento per iniziare a effettuare allocazioni. Nei cicli precedenti, ai dimezzamenti è seguita una significativa performance positiva dei prezzi, con un rendimento di molto superiore all’investimento iniziale a distanza di circa un anno dal suo inizio. È ben noto che il futuro è incerto e che non si possa guardare al passato per prevedere cosa accadrà in futuro, ma vale la pena notare che è emerso uno schema in linea con le considerazioni di base sulla domanda e sull’offerta di cui sopra.

Sarà interessante assistere all’evoluzione della situazione nelle prossime settimane. Questo dimezzamento è il primo ad aver visto una copertura mediatica così ampia; in particolare, ne hanno parlato i principali canali di informazione finanziaria come Bloomberg e Cnbc, così come della crescente accessibilità data dall’offerta di prodotti negoziati in borsa (Etp) ed Etf ampiamente disponibili in grado di facilitare l’accesso e di coinvolgere gli istituti di credito. Con uno slancio così ampio e positivo, sarebbe difficile opporsi al ripetersi della storia.

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