TM   Febbraio 2025

Fantascienza? No, ci siamo

Lo sviluppo tecnologico, il raggiungimento della singolarità tecnologica, e l’ibridazione tra uomo e tecnologia potrebbero presto fornire all’umanità nuovi potenti strumenti… ma? L’Opinione di Ettore Accenti, esperto di tecnologia.

Ettore Accenti

di Ettore Accenti

Esperto di tecnologia

L’intelligenza artificiale è ormai una forza trainante che sta trasformando il mondo. L’integrazione di algoritmi avanzati sta aprendo nuove frontiere, consentendo di affrontare sfide complesse con maggiore efficienza, precisione e sostenibilità.

La sua crescente pervasività solleva interrogativi più ampi sul futuro della società nel suo complesso, soprattutto alla luce delle teorie avanzate dal rinomato scienziato Ray Kurzweil. Questo anziano visionario, che le ha indovinate tutte nel passato, oggi prevede che entro il 2029 si raggiungerà la cosiddetta singolarità tecnologica, un momento in cui l’intelligenza artificiale supererà la capacità cognitiva umana collegandosi direttamente al cervello.

Questa prospettiva suggerisce che l’Ia potrà, non solo assistere nel prendere decisioni, ma diventare essa stessa una forza di incomparabile potenza, in grado di consentire di elaborare agli uomini soluzioni innovative e affrontare problemi complessi o irrisolti sino ad ora.

Il mondo, che si definisce civilizzato, è caratterizzato da complessità geopolitiche, sfide esistenziali e rischi operativi significativi che hanno trovato nell’Ia un alleato potente per affrontare problemi in modo più efficace, sicuro e sostenibile e continuerà a farlo in modo esponenziale.

Gli algoritmi di Ia, in particolare quelli di apprendimento automatico, vengono utilizzati per analizzare grandi quantità di dati che consentono di prevedere gli effetti di diverse decisioni. Software avanzati sono in grado di generare modelli parametrici che ottimizzano le decisioni stesse e lo faranno sempre più.

Già oggi le grandi quantità di dati generate dalle attività delle persone vengono analizzate utilizzando strumenti di Ia per supportare decisioni strategiche in ogni ambito e alla luce delle prospettive offerte dalla singolarità prevista da Ray Kurzweil, il futuro apre scenari straordinari. Le capacità verranno amplificate oltre ogni immaginazione, grazie alla convergenza tra Ia avanzata e il potenziamento delle capacità cognitive umane interconnesse.

Nell’immediato l’Ia continuerà a evolvere come un supporto indispensabile migliorando la progettazione del futuro grazie a sistemi basati su machine learning e intelligenza predittiva, per poi impennarsi con modalità esponenziale.

Secondo Kurzweil, il 2029 rappresenterà un punto di svolta in cui l’intelligenza artificiale supererà le capacità cognitive umane, dando origine a quella che chiama ‘singolarità tecnologica’. Questo passaggio rivoluzionario non si limiterà a rendere le macchine più intelligenti, ma cambierà la natura stessa del lavoro umano, offrendo una connessione diretta e fisica con il cloud, attraverso interfacce neurali avanzate e già in fase di sviluppo.

Potenziati da questa connessione, gli uomini saranno in grado di accedere in tempo reale a immense risorse elaborative e a banche dati globali. Questo potenziamento permetterà di creare soluzioni innovative: il cervello umano, connesso al cloud, potrà analizzare simultaneamente miliardi di variabili e di scenari, concependo soluzioni impensabili prima.

Si genereranno progetti ‘viventi’: le opere diventeranno strutture dinamiche, progettate per evolversi e adattarsi autonomamente a condizioni ambientali mutevoli. L’intelligenza artificiale diventerà non solo uno strumento, ma un partner creativo. I decisori potranno dialogare direttamente con l’Ia che proporrà soluzioni e le eseguirà istantaneamente.

La connessione tra mente umana e cloud consentirà di sfruttare capacità cognitive amplificate, immaginazione multidimensionale, visualizzazione e manipolazione di ambienti complessi e virtuali immersivi. Sarà possibile un accesso istantaneo a competenze specialistiche potendo attingere direttamente alla conoscenza globale, consultando esperti virtuali o accedendo a librerie di soluzioni già collaudate in una miriade di attività.

L’automazione delle attività ripetitive e l’assistenza dell’Ia, consentiranno di concentrarsi su compiti strategici, creativi e decisionali. Il nostro ruolo si evolverà in quello di visionari e orchestratori, guidando progetti su scala globale con una inedita consapevolezza ambientale.

In conclusione, in questo futuro potenziato dall’intelligenza artificiale connessa e dalla singolarità tecnologica, non ci si limiterà a risolvere problemi noti, ma in un modo completamente nuovo. Sarà una rivoluzione che ridefinirà il concetto stesso di progresso, creando non solo cose che risponderanno ai bisogni umani, ma guideranno l’evoluzione della stessa società.

Ray KurzweilÈ uno dei principali sviluppatori in ambito di Ia. È stato insignito della National Medal of Technology e altre onorificenze. Director of Engineering di Google ne ha sviluppato tecnologie legate al machine learning, al processamento del linguaggio naturale e sistemi avanzati di Ia capaci di comprendere, interpretare e generare linguaggio umano. Google deve a lui lo sviluppo dello strumento per trasformare l’interazione tra uomini e macchine accessibile e utile per milioni di persone. Nel suo ultimo best seller Singularity is near sviluppa la previsione che con l’anno 2029. raggiunta la singolarità, inizierà una nuova era per l’estensione della nostra mente con un collegamento diretto al mondo informatico.

Collegamenti cervello-cloud cablati o wireless via nanorobotCon il raggiungimento della singolarità tecnologica, attesa entro il 2029, si prevede sarà possibile stabilire connessioni dirette e wireless tra il cervello umano e il cloud i cui esperimenti sono da tempo iniziati con successo dalla Neurolink di Elon Musk. Tali connessioni consentiranno l’integrazione tra biotecnologia e nanotecnologia, con l’uso di nanobot cerebrali inseriti nel flusso sanguigno che, una volta raggiunto il cervello, si collegheranno a reti cloud avanzate potenziando immensamente le capacità del cervello.

Neurolink, by Elon MuskNel 2024 la Neurolink di Elon Musk ha dimostrato nella pratica i possibili risultati della fusione tra il cervello umano e l’ambiente informatico esterno.

Si è solo all’inizio di questa simbiosi tra biologia e corpo umano, permettendo ad un tetraplegico tramite un dispositivo e cavi sottilissimi, immersi nella sua parte motoria del cervello, di muovere col pensiero il cursore del computer e governare uno smartphone con una velocità e una precisione superiori a quelle di una persona normalmente dotata. Dedicando fino a 69 ore settimanali di interazione con l’interfaccia cervello computer per istruirla, alla fine il paraplegico è stato in grado di giocare a scacchi con quella che si potrebbe definire sola ‘forza del pensiero’.

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