Al centro di questa edizione novembrina si trovano i delicati equilibri di un’industria fondamentale per lo sviluppo della Svizzera, e che per diverse ragioni sta uscendo da una lunga fase di difficili traversie. Quale? Quella del Wealth Management, una branca sempre più decisiva dell’elefantiaco settore finanziario, scivolato non da ultimo poche settimane addietro su diverse bucce di banana. A prescindere dalle difficoltà, un tema ampiamente trattato e dibattuto in diverse altre edizioni, in questo caso l’analisi è andata a focalizzarsi su quali siano le nuove tendenze in atto, date soprattutto da una drastica revisione del paradigmatico rapporto Cliente-Gestore.
Per decine di anni il Sole è sempre stato il gestore, con un cliente dipendente e con uno scarso potere negoziale, poche conoscenze in ambito finanziario, e sotto molti aspetti nemmeno troppo interessato a saperne di più. Oggi, ormai nell’imminenza del passaggio delle fortune alle generazioni successive, il gestore si riscopre Luna, come mai prima nella storia, ed ecco che è chiamato a prendere iniziative decisive per tutelarsi. In primis andando incontro a quelle che sono legittime pretese di un cliente, elevatosi a Sole e consapevole di esserlo, che vuole essere maggiormente coinvolto nella Gestione di ciò che è suo.
Come sta reagendo la tripartita Piazza elvetica a questa grande rivoluzione? Probabilmente sorprendentemente bene, tutto considerato. I grandi Gruppi si stanno riarmando, gli indipendenti sono in fermento; i concorrenti esteri non dormono.
Il binomio Sole-Luna è però anche l’essenza di un orologio che non a caso qui si presenta. Un segnatempo che armonizza calendario gregoriano – esclusivamente solare – e calendario cinese, principalmente lunare. Lunisolare, questo segnatempo è la prova di come dimensioni apparentemente lontane o contrapposte possano trovarsi e armonizzarsi.