I trasporti pubblici londinesi sono gratuiti, puliti e confortevoli e rendono le automobili inutili. Il Kenya è stato rinaturalizzato e ora coltiva le sue terre in fattorie urbane sopraelevate a Nairobi. I centri dati si sono trasferiti sulla Luna, la Terra è diventata ‘carbone negative’ (a emissioni negative di carbonio).
Benvenuti nel 2050
Questi scenari mostrano come le cose potrebbero migliorare, illustrando la missione di viaggio nel tempo del Deep Transitions Project, un programma internazionale che impara dal passato per immaginare come gli investimenti trasformativi possano contribuire a creare un futuro più sostenibile e positivo. Partendo da queste proiezioni idealizzate del futuro, i responsabili del progetto cercano di capire cosa deve accadere nel presente per permettere alle aziende pioniere di creare prodotti potenzialmente in grado di cambiare il mondo.
Una ‘transizione profonda’ (dal nome del progetto, Deep Transition) è un cambiamento significativo dell’ordine sociale provocato dalla tecnologia, come ad esempio la rivoluzione industriale.
Ne sono derivate grandi cose in termini di prosperità e progresso tecnologico, ma ci sono state alcune conseguenze negative indesiderate: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, aumento delle disuguaglianze. Ora è necessaria un’altra profonda transizione per rimediare ai danni creati dalla prima.
Trovare il modo di farlo è lo scopo di Deep Transitions, una collaborazione tra l’Università di Utrecht e l’Università del Sussex gestita dallo storico della scienza e della tecnologia Johan Schot. Il progetto si concentra sulla creazione di una serie di valori e norme che diano priorità al benessere sociale e ambientale. Per farlo, analizza come si possa cambiare il modo in cui si produce e consuma in molti settori chiave quali l’alimentazione, l’energia e la mobilità.
Una componente fondamentale di questa ricerca è trovare le grandi aziende in crescita del futuro, che agiscono come un importante meccanismo di cambiamento e potrebbero generare interessanti rendimenti di investimento nei prossimi anni e decenni. Deep Transitions studia il passato per trovare esempi di ‘strade non percorse’ dal punto di vista tecnologico.
È la missione di ‘viaggio nel tempo’ del Deep Transitions Project, un programma internazionale che impara dal passato per immaginare come gli investimenti trasformativi possano contribuire a creare un futuro più sostenibile e positivo.
Un esempio è rappresentato dalle auto elettriche del 1880 che, in modo disastroso per il pianeta, hanno perso contro le loro cugine a combustione interna. Studiando le dinamiche e i vincoli nel rapporto tra queste tecnologie ostacolate e i modelli dominanti, Deep Transitions impara a proteggere e coltivare le tecnologie di nicchia che mancano di sostenitori potenti, ma che hanno il maggior potenziale di promuovere un cambiamento positivo, nel tentativo di guidare gli investitori verso di esse. Un buon esempio di ‘nicchia all’interno di un sistema’ è rappresentato dai taxi volanti sperimentati dalla Joby Aviation.
A volte le aziende che sostengono queste tecnologie di nicchia sono quelle che hanno radici profonde nel vecchio sistema, ma che stanno coltivando le tecnologie che daranno impulso alla prossima transizione.
Ad esempio, il sistema agricolo consuma un’enorme quantità di acqua ed è responsabile di circa il 20% delle emissioni globali. Un cambiamento è necessario. John Deere produce attrezzature per l’agricoltura di precisione, che utilizzano una combinazione di sensori, telecamere e dati per identificare quali sono le piante e quali le erbacce, in modo da poter applicare erbicidi e fertilizzanti in modo appropriato. Ciò significa che gli agricoltori possono aumentare i rendimenti utilizzando meno fertilizzanti chimici, aiutandoli al contempo a lavorare in modo più agile e scattante.
La prossima generazione del progetto promette di evolvere dal pensiero concettuale all’applicazione pratica, adottando un approccio sperimentale che include la pianificazione di scenari futuristici e l’apprendimento dagli esperimenti di pensiero. L’obiettivo è quello di contribuire a formare la prossima generazione di investitori, perché questo sarà un approccio multi-decennale. Questo approccio di investimento trasformativo è probabilmente una nicchia all’interno del sistema finanziario. È fragile, ma può contribuire alla trasformazione del sistema in modo che più capitale venga impiegato per consentire la seconda, importante transizione profonda.
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