Palcoscenico d’eccellenza per grandi brand come per start up, anticipa le tendenze tecnologiche del futuro prossimo: anche questa volta l’edizione annuale del Ces di Las Vegas non ha deluso le aspettative.
Manifestazione internazionale nata nel 1967 su iniziativa della Consumer Technology Association, è passata dai 17.500 visitatori della prima edizione (l’unica che si tenne a New York) al record di 175mila dell’edizione del 2019, l’ultima prima della pandemia e ai 130mila di quest’anno. L’importanza di questa fiera dell’elettronica di consumo è cresciuta con l’aumentare dei settori industriali che partecipano attivamente all’appuntamento in Nevada. Gli oltre 4mila espositori, di cui ben 1.200 start up, quest’anno si sono particolarmente concentrati su sostenibilità, mobilità e salute; con il motto ‘All on’, all’insegna cioè del tutto connesso e accessibile.
La sostenibilità interessa tanto i produttori quanto i consumatori. L’ottimizzazione dei consumi è sicuramente mediata dalla tecnologia. Da una parte, con soluzioni sempre meno esigenti in termini di energia e dall’altra con nuove modalità di produzione. Tra le idee più interessanti, il dispositivo che trasforma la condensa dell’aria condizionata in acqua potabile e i vetri delle finestre in grado di produrre energia. L’effetto ‘Wow’ è garantito dal primo schermo televisivo che, quando non utilizzato, diventa interamente trasparente. La mobilità, quest’anno strettamente connessa all’inclusività, ha visto presentare occhiali con realtà aumentata e un esoscheletro per aiutare persone con disabilità motorie. Descrivere tutte le soluzioni presentate in ambito Healthcare è impossibile. Si passa dai dispositivi per il check-up domestico capaci di monitorare i parametri e inviarli al medico curante alla cintura per ciechi destinata a sostituire bastone e cane guida (una start up ticinese ha presentato una soluzione con lo stesso obiettivo ma basata su occhiali), dal monitoraggio di pressione arteriosa, ossigeno nel sangue e temperatura corporea al sistema di monitoraggio degli allergeni alimentari, in grado di inviare avvisi automatici all’allergologo del paziente o ai primi soccorritori, dalla soluzione per l’emodialisi portatile al trattamento non invasivo e senza farmaci del tremore.
In tema di mobilità, abbonda la proposta di assistenti digitali che salgono in auto, supportando interfacce digitali e servizi di rete, avvicinando sempre più l’utente al futuro delle auto a guida totalmente autonoma. Quest’ultima è già realtà nel caso delle impressionanti ruspe elettriche in grado di lavorare 24 ore su 24 senza presidio, oltre ai mezzi agricoli già in uso per arare e trebbiare il terreno, con il controllo da remoto da parte dell’agricoltore.
Il comune denominatore del Ces 2024 è senz’altro l’intelligenza artificiale. Un megatrend che promette novità a cadenza settimanale e prevedibilmente dominerà anche le prossime edizioni del Ces. La troviamo ovunque, integrata nei processori a bordo dei dispositivi elettronici o connessa in rete grazie alla rete 5G ma sempre a disposizione per plasmare o dosare i servizi in base alle esigenze dell’utente e del suo ambiente vitale.
Las Vegas ce lo ha ricordato: l’evoluzione non è solo cambiamento del quotidiano ma una nuova forma del futuro.
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