Benvenuti a metà degli anni ’50. Canzoni come Hoochie Coochie Man e Mannish Boy sono il certificato di nascita del rock and roll, secondo gli esperti. È un mix, mai sentito prima, dei primi suoni elettronici e dello slang di periferia. È il genio di Cohen e della Chess Record a mettere insieme giovani compositori, musicisti e cantanti, come il grande Muddy Waters, per creare un nuovo genere, con un proprio codice, un proprio linguaggio e un proprio suono, il tutto amplificato dall’avvento degli strumenti elettronici, che accelerano il “blues” e celebrano la cultura delle persone ai margini della società americana, i neri e le minoranze. Gli accordi di chitarra di Waters diventeranno iconici e il suo linguaggio patrimonio dell’umanità: parole come mojo, rolling stone e persino lo stesso ‘rock&roll’.
Qual è la rilevanza di un esercizio di codifica proprietaria di un nuovo stile musicale? O, in un linguaggio meno accademico, perché dovrebbe interessarci, come leader e manager?
È importante, invece, e molto. Questo nuovo stile musicale e questa nuova filosofia, impregnati di tecnologia e portati sul mercato in modo del tutto nuovo, dalla periferia al centro, cambiano la società, rivelano un nuovo modo di divertirsi e di interagire con gli altri, ed emancipano culturalmente e sessualmente l’intero pubblico americano. Senza il rock&roll non saremmo qui oggi a parlare con tanta disinvoltura di tutto e di niente.
Non ci sarebbero stati i Rolling Stones, i Beatles, Bob Dylan, Bruce Springsteen, la rivoluzione dei costumi degli anni Settanta, un dialogo più aperto sull’Aids e sulla diversità negli anni Novanta e nei decenni successivi, senza il rock&roll, e senza questa esperienza ‘signature’ iniziale, che risale agli anni Cinquanta, e che fa sembrare la musica stessa così nuova, contagiosa, irresistibile, sexy e potente.
Questo è per voi, persone che gestiscono e dirigono marchi di livello mondiale. Qual è la vostra esperienza di brand distintiva? Siete pronti a cambiare il mercato, poi il settore e infine l’intera società? Siamo al centro del lavoro di branding. Siamo au fond de la marque, come dicono i francesi. È l’unica cosa che dobbiamo fare, quali amanti di qualsiasi marchio.
Il risultato di tutto ciò che facciamo, come aziende e come brand, dipende dal design dell’esperienza stessa, soprattutto quando è prevalentemente digitale. Ancora, l’output che si riceve dai consumatori è determinato dal modo in cui si progetta un’esperienza cliente distintiva e unica.
Tutti i modelli sono falsi, come diceva il saggio statistico George Box, perché non catturano la complessità della realtà, ma alcuni sono utili. Esiste un nuovo modello in cui la tecnologia (Ai, Blockchain, Web3) consente a tutti i marketer di rendere il journey dei propri clienti fluido, senza interruzioni e ‘aumentato’, ossia: semplificato, per tutti; stimolante, inspiring per molti; e piacevole, delightful, con esperienze uniche per gli individui.
Che cosa significa? La tecnologia permette a qualsiasi brand di capire meglio i propri fan (facilita la raccolta dei dati) e di servirli con un servizio eccellente, ultra-personalizzato, andando dal livello 1 al 3 (di cui sopra, delightful) grazie al data crunching e alla capacità di creare proposte ad hoc, in tempo reale e ovunque. Benvenuti in un mondo aumentato, dove la tecnologia esponenziale svolge il ruolo di semplificatore e amplificatore di un servizio di eccellenza e di un messaggio sempre proprietario di marca.
La domanda chiave rimane: con ogni strumento a tua disposizione, caro brand manager, qual è il tuo messaggio distintivo per il mondo? Hai qualcosa da dire? La domanda a cui nessun tecnologia può rispondere. Muddy Waters ha liberato le persone al margine dell’impero, dando loro nuova dignità grazie alle sue canzoni. Il ruolo di qualsiasi business è di usare la tecnologia per aumentare un proprio credo, assolutamente ‘signature’ e umano.
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