TM   Maggio 2024

Aspettando le curve

Si avvicina il calcio d’inizio di un nuovo ciclo dei tassi d’interesse. Nonostante il diverso timing, euro, dollaro e sterlina non sono destinati a divergere nel medio termine. Un’analisi di Paolo Bernardelli, Responsabile Fixed Income & FX di Eurizon.

Paolo Bernardelli

di Paolo Bernardelli

Responsabile reddito fisso e forex di Eurizon

Il 2024 è stato finora un anno di attesa per i ritorni nei mercati obbligazionari globali. I tassi a fine maggio sono a livelli vicini a quelli di sei mesi fa. Dopo un 2022 che verrà ricordato come un annus horribilis in cui tutti i mercati hanno sofferto minando la fiducia degli investitori, a fine 2023 sono stati registrati forti e repentini recuperi.Negli ultimi tre mesi del 2023, è stato sufficiente un piccolo ritorno di fiducia, con le Banche Centrali che si sono mosse verso un taglio dei tassi, per avere ritorni estremamente positivi. Al punto che in soli tre mesi, è stato recuperato quasi il 50% di quanto perso nel 2022. Ancora una volta i mercati hanno insegnato che è importante farsi trovare preparati, anche a improvvise turbolenze, posizionando i portafogli sui temi che guideranno nel corso della seconda parte del 2024.

Nel contesto attuale gli obbligazionari continuano ad apparire interessanti, supportati da uno scenario economico di riduzione del livello di inflazione, ormai lontana dagli eccessi di fine 2022 e in avvicinamento ai target degli istituti centrali. Di conseguenza le attese sono per un inizio di taglio dei tassi in Europa a partire da giugno, mentre le aspettative per la Fed sono attualmente slittate a dopo l’estate. Quindi mentre Francoforte si mostra dovish con un primo taglio dei tassi a giugno e ulteriori nei mesi successivi, il percorso della Fed appare per ora più ritardato e meno profondo.

Guardando invece alle diverse aree valutarie, dopo la sottoperformance di Stati Uniti e Regno Unito, ora i tre mercati appaiono egualmente interessanti e sembrano promettere un andamento simile. Infatti, nonostante le aspettative sono per un avvio della politica monetaria espansiva anticipato da parte della Bce, nel lungo periodo le tre Banche tenderanno a muoversi nella stessa direzione.

Rendimenti sovrani

Curve del rendimento dei titoli sovrani decennali per area geografica (ytm - %)

Curve del rendimento dei titoli sovrani decennali per area geografica
Fonte: Eurizon 2024. L'andamento delle curve dei titoli sovrani delle tre aree non diverge.

Le curve dei rendimenti, sia in Europa che negli Stati Uniti, appaiono inclinate negativamente, con tassi a breve più alti dei tassi a lungo. Questo è normale nelle fasi, come l’attuale, di fine di un ciclo di rialzo dei tassi, quando ci si sta avvicinando invece a un ciclo di ribasso. Sui Paesi dell’Eurozona è importante monitorare gli spread dei periferici che ci si aspetta possano beneficiare dell’inizio della fase di calo dei tassi. Essendo infatti i maggiormente indebitati l’onere del debito dovrebbe essere più basso.

In un orizzonte di medio termine, una duration lunga può essere interessante: l’inflazione convergerà verso l’obiettivo ed è probabile che i rendimenti abbiano raggiunto il massimo e cominceranno a scendere. Bloccare questi rendimenti più elevati per una duration più lunga potrebbe essere vantaggioso. Tuttavia, il percorso verso la riduzione dei rendimenti non sarà lineare e potrebbero verificarsi periodi di volatilità.

I titoli di Stato offrono attualmente rendimenti più interessanti rispetto agli ultimi 10-15 anni. Ciò li rende un investimento efficiente se aggiustato per il rischio, soprattutto rispetto ad altre scelte più rischiose come l’High Yield o emergenti. In passato, gli investitori avrebbero dovuto assumersi questi rischi per ottenere un rendimento soddisfacente. Oggi, invece, è possibile ottenere buoni rendimenti con il vantaggio di un rischio minore e di una maggiore liquidità, puntando su asset relativamente meno rischiosi.

Infine un altro strumento particolarmente interessante in questo contesto sono i titoli inflation linked. Nonostante le attese siano per una discesa dell’inflazione è utile ‘proteggersi’ di fronte all’eventualità di uno scenario contrario e in questo momento i tassi reali sono interessanti per investitori di medio e lungo termine.

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