TM   Settembre 2023

L’accoglienza come cultura

Il futuro ha un passato (leggendario). Emblemi del boom turistico tra Otto e Novecento, i Grand Hotel sono pietre miliari del patrimonio svizzero. Non solo alberghiero.

di Simona Manzione

Responsabile editoriale Ticino Management Donna

Bürgenstock Resort
Il Bürgenstock Resort sul Lago dei Quattro Cantoni in una cartolina d’epoca.

Quando, nel 1873, i soci Franz Josef Bucher-Durrer e Josef Durrer aprirono il primo hotel della Belle Époque sul Monte Bürgenberg, agli ospiti di Lucerna toccava aspettare anche tre settimane per avere una camera al Grand Hotel. Nel 1888 i due soci inaugurarono la prima funicolare, in Svizzera, funzionante a elettricità. Crearono anche un proprio sistema di approvvigionamento idrico, trasportando l’acqua dal Lago dei Quattro Cantoni agli hotel per soddisfarne il fabbisogno di acqua potabile. Nel tempo i due soci aprirono diversi hotel; e nel 1905 s’inaugurarono il Felsenweg e l’ascensore Hammetschwand, che ancora oggi è l’ascensore all’aperto più alto d’Europa, diventato una famosa attrazione turistica.

«Centocinquant’anni sono un’età straordinaria», afferma Stefan Leser, delegato del Consiglio di Amministrazione della Bürgenstock Collection, «Il Bürgenstock Resort sul Lago dei Quattro Cantoni ha lasciato un segno nello sviluppo dell’industria alberghiera e del turismo, pietre miliari che festeggiamo quest’anno sottolineando l’importante giubileo». Tradizione svizzera, innovazione e design di livello mondiale tra i connotati del complesso alberghiero frequentato, con le sue 347 camere e suite, i dieci ristoranti, lounge e bar, l’Alpine Spa di 10mila metri quadrati e le numerose attività ricreative e sportive, da ospiti svizzeri e internazionali. Tanti i vip che vi hanno fatto tappa. Durante le riprese del film ‘Goldfinger’ di James Bond per un mese l’intera troupe del film e l’iconico interprete Sean Connery hanno soggiornato al Palace Hotel, facendo così entrare il resort nella storia del cinema.

Ancora oggi, il Bürgenstock Resort affascina con i suoi panorami mozzafiato, le sue imponenti infrastrutture e le sue particolarità, come il catamarano ibrido Ms Bürgenstock, le Diamond Domes – tre campi da tennis di Coppa Davis – e la Alpine Spa di 10mila metri quadrati con piscina a sfioro. E con una proposta culinaria che, inglobando il Bürgenstock Resort Lake Lucerne, l’Hotel Schweizerhof Bern & Spa e il Royal Savoy Hotel & Spa Lausanne, comprende 16 ristoranti, lounge e bar, tutte le strutture per banchetti e tutti gli chef del gruppo alberghiero, sotto un’unica regia: quella di Mike Wehrle, chef pluripremiato.
Lo spirito pionieristico di questa pietra miliare dell’hotellerie svizzera è ancora vivo e continuerà ad esserlo per decenni.

L'ascensore Hammetschwand
L’ascensore Hammetschwand.
Bürgenstock Resort, facciata
Bürgenstock Resort, facciata.
Bürgenstock Resort , bagno
Bürgenstock Resort, spettacolare dettaglio.

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